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Tra le creste del Peschio Gaetano - Sotto il segno di Orione

 

Le immagini delle cordate di Guzzardi prima e quelle di Iurisci poi, avevano stuzzicato da anni la fanatasia mia e di Nino Gagliardi ed è bastato poco a convincere Filippo Rhayader e Luca Maimone...la realtà però questa volta riesce a superare anche la fantasia... un itinerario grandioso dal sapore più alpino che appenninico... non credo di esagerare nel definirla il " Lyskamm dell'Appennino ".

 

Siamo nel settore della neviera, ai piedi del Peschiogaetano, la cresta in questione è ormai nota con il nome della prima via che la percorse "Sotto il segno di Orione " datogli dalla cordata capeggiata da Guzzardi nel 93, successivamente nel 2010 e 2011 nacquero Desertika e Tuoareg con due accessi più rapidi alla stessa cresta.

 

Partiti alle 6 dallo chalet grazie ad una buona traccia nel bosco siamo rapidamente sotto le pareti (7.30), la notte serena e fredda poi ha indurito a sufficienza il manto nevoso garantendoci un buon margine alle condizioni nonostante la giornata bella calda ... vogliamo comunque essere veloci, per accedere alla cresta si sceglie quindi il canale di Desertika più lineare e rapido.

 

L'innevamento ancora abbondante ci presenta una cresta carica e sottile, disarmante ai primi passi, per fortuna troveremo solo alcuni brevi tratti esposti a est con neve marcia... il resto tra ombra e semiombra più che buono visto la giornata. Alle 12.00 siamo in vetta...rapida discesa e si torna di corsa a casa... dai marmocchi.

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Mimmo Ippolito

pubblicato su facebook  Alpinismo Sirente7 aprile 2018

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